domenica 14 maggio 2017

Nel palco della vita

... Torno a casa, ... sono quasi le due del mattino.

Abitualmente non mi attardo, in alcune occasioni però non puoi scappare prima dello scoccare dei dodici rintocchi.

Ho ascoltato un buon concerto, parlato di musica, conosciuto tanta gente.

Guidando rifletto.

Nella bellezza di tutto questo penso a quanta fatica si impegna per riuscire ad emergere, per trovare un spazio nel palco della vita.

Ragazzi che si spendono per ore suonando la loro musica con nel cuore la speranza di diventare famosi.

Improvvisati manager che, fissando un'intervista e cercando nuovi locali dove suonare, raccontano fantasie su ingaggi di artisti internazionali, sperando di fare colpo più di altri.

Divento interessante pure io, con le mie domande, la mia possibilità di un passaggio radiofonico, un post su Facebook, tutto serve per un po' di visibilità in più.

Nella mia microscopicità alla fine anch'io sono sul palco della vita.

In un modo o nell'altro il risultato di tante piccole nostre azioni è quello di poter arrivare al centro del palco,... qualunque sia lo scenario, attirando le attenzioni e le approvazioni di chi ci sta attorno.

Ciò che fa la differenza, in questa debolezza dell uomo, è nel sapersi muovere senza scadere nel "modo", evitando di procurare solo fastidio (social network docet) ... ma questa si sa ... è una questione di stile.

Arrivato!

È stata una serata interessante.

Rock your Life miei cari amici.

Mirko 

mirkomigliorini.blogspot.com 

mercoledì 23 novembre 2016

Non farti rubare il tempo!

Vasco Rossi in uno dei suoi grandi "pezzi" cantava:

" ... ma guardando la televisione
mi è venuta come l'impressione
che mi stessero rubando il tempo ... "

da: "Va bene così "

Oggi, più o meno inconsapevolmente, molto altro ci ruba tempo.
Il tempo per stare con gli amici, con la famiglia; il tempo per stare fuori, sentire i profumi, vedere i colori che cambiano,  ascoltare i suoni vivi della vita.
La vita!
Il tempo ce lo rubano anche le illusioni dei soldi facili, giocando a giochi in cui non si vince mai, oppure seguendo gli incantatori dalla parlantina svelta che ammalia le persone promettendo salute e felicità. Il tempo me lo sta rubando anche questa maledetta connessione che va lenta perché vorrebbero passassi ad un nuovo e più costoso contratto. 
Il tempo.
La lista da qui in avanti potete arricchirla voi.
Il fatto è che tutti lo vogliono .. il nostro tempo.
... Questo bene prezioso per gli strateghi di marketing ha un valore commerciale. E noi diventiamo prodotti da vendere ed acquistare. Pur di averlo.
Se ne può uscire?
No. Non credo.
So solo che possiamo spenderlo meglio. Con chi se lo merita ad esempio.
Scegliamo di vivere la nostra vita e non quella di altri. Passiamo più tempo con chi ci merita, con quanto o quanti ci danno soddisfazione.
Questo si, si può fare.
Rock your Life!
Mirko

sabato 29 ottobre 2016

Siamo quello che siamo: "UNICI"!

... Si ride, si scherza, si ricordano momenti della propria fanciullezza come Polaroid lanciate sul tavolo a comporre la vita che finora è trascorsa; ed i colori si intensificano mano a mano che questi si fanno più recncenti, ... più "freschi".
Sono cene tra amici di vecchia data, ... o tra coetanei.
Ci sono sempre tante cose da dire, ed in ognuna di queste c'è sempre un "Enrico Brignano" della situazione che riesce a tenere alto il livello di divertimento.
Il "nostro" Gianni, ad esempio, l'ultima volta si è lanciato in una serie di terminologie "moderne" che usano i ragazzi per classificare le donne, e la "nostra" Irene ci spiegava il metodo rapido per imparae ad usare il computer in età adulta, con prova pratica di suo marito.
Ovviamente tutto in chiave ironica e condita con doppisensi e sottintesi che vi lascio solo immaginare.
Ci si sente ragazzetti e maturi contemporaneamente, "sparacazzate" e "discorsimpegnati" allo stesso tempo.
Serve anche questo per colorare la notsra vita; qualche ora etsranei dalle nostre routine, qualche ora per accoggersi che si matura sì ... ma in fondo non si cambia.
Sono solo i segni del tempo che passa che cambiano, .. mentre il numero delle cene aumenta ed il grigio tra capelli anche, ma lo spacci per il "brizzolato che piace alle donne" (vale anche al contrario).
Rock your Life cari amici, sentiamoci sempre così, unici e belli per ciò che siamo.
Mirko

mirkomigliorini.blogspot.com












domenica 4 settembre 2016

Scusa, ... ma tu al mare che fai?

Io proprio non riesco a capire.
Sì, insomma, non riesco più a trovarmi una collocazione che abbia un senso.
No, no, non sto avendo una crisi esistenziale, che solo un viaggio in India potrebbe giovarmi, è piuttosto una riflessione post ferie.
Già, perché mica faccio come tutti che staccano la spina e vanno in folle con la testa per un po'.
Resto acceso! Bah! Insomma, la questione è questa:
quando da ragazzo andavo al mare lo scopo era conoscere ragazze;
crescendo si ritorna da fidanzati con tutti i pavoneggiamenti del caso;
da sposato con figli c'hai il tuo bel daffare con borse e carrelli dei giochi e ... giocare;
i figli crescono, tua moglie prende il sole e tu hai queste possibilità:

  • leggi la gazzetta (tutta due volte, di schiena e di pancia), ma a me non piace!
  • leggi un settimanale (saltando tutta la pubblicità 4/5 volte), ma a me resta ancora tempo!
  • prendi il sole e basta, ma ho una resistenza limitata!
  • ascolti un po' di musica, ma otto ore con gli auricolari ...
  • prendi una decisione chiara, passeggi in riva al mare, per me peggio della tangenziale!
Quindi? Cioè, qualcuno mi capisce?
Ma che cazzo fate voi quando passate una giornata al mare? Diventate "camminatori seriali"? Vi intromettete nelle conversazioni altrui senza ritegno? Spalmate la crema alla signora dell'ombrellone accanto, mentre vostra moglie dorme, raccontando balle sulla vostra vita privata? Fate delle buche enormi dando la colpa ai bimbi poco lontani da voi?
E' patologia?
Chiaramente non maledico le giornate trascorse al mare, preferendo solo trekking od escursioni montane, ma sta cosa mi fa riflettere, non so se sono l'unico.
Ragazzi uniamo le forze facciamo qualcosa, io non voglio diventare un "camminatore seriale"!!!
Con tutta l'anima ...
Rock your Life!
Mirko

  

sabato 25 giugno 2016

Che stranezze abbiamo?

A volte ci chiediamo le cose più strane.
(... prendo dentro tutti perché suppongo che, chi più o chi meno, quando fa delle cretinate si domanda se sia patologico oppure rientri nella "comune normalità")

Nel senso di cose "strane":

  • cosa fate mentre attendete che vi servano il caffè al banco del bar? Io guardo i prezzi delle caramelle 
  • cosa fate mentre attendete il vostro turno in fila alla cassa? Io considero gli odori di chi mi sta attorno
  • cosa fate mentre attendete che un operatore telefonico controlli i dati richiesti e vi spara il brano della nuova campagna pubblicitaria? Io ci ballo sopra e se mi fanno incazzare ci ballo sopra da incazzato
  • cosa fate mentre siete in posta e attendete il vostro turno? Io rilevo quanti cartelli sono esposti con la scritta "non toccare"  
Questi giusto per citarne alcune. Cosa dite ... sono da curare?
Vabbè, mica sono cose gravi no? 
E voi come ve la cavate con le stranezze che vi ritrovate? 
Se avete voglia di lasciarvi andare ... raccontiamocele.

Rock your Life!
Mirko

venerdì 3 giugno 2016

giovedì 19 maggio 2016

Tra sogno e realtà

... Il fatto è che la vita non è come nei film. Là tutto dura un'ora, un'ora e mezza, ed i problemi si risolvono.
I cattivi muoiono, i deviati si redentono, i poveri si arricchiscono, gli sfigati si fidanzano (di solito con una stragnocca), e per finire arriva uno Zio Sam per tutti che dispensa mille milioni di miliardi.
... Talvolta ci illudiamo pure che possa accadere veramente prima o poi.
I titoli di coda ci riportano alla realtà.
Ci restano le vibranti emozioni, di vittorie contro il male (fisico e non), di fughe in posti fantastici, di amore che non riusciamo a dare (o ricevere), di persone dal cuore d'oro che vorremmo avere come amici.
Ci resta la colonna sonora che risveglia in noi tutto questo appena parte il brano.
Le corde della nostra sensibilità si muovono anche così.
Per fortuna.
Perché non tutto è frutto di perfetta razionalità.
Questo nostro prendere e lasciare la realtà ci permette di sognare, di vedere come potrebbe essere dopo;
sotto le righe vedere più bianco che nero, più bene che male.
Rock your Life & Learn to Fly!
Mirko